Altri contenuti - Prevenzione della Corruzione
Ultimo aggiornamento al 30/01/2020
Questa sottosezione, ai sensi del D.Lgs. 33/2013, è dedicata alla pubblicazione dei seguenti documenti:
Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (P.T.P.C.T.)
Oltre ad informazioni sull'organizzazione della Società e sul quadro normativo di riferimento - contiene le iniziative previste per garantire all’interno della Società un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell'integrità. Il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità costituisce parte integrante del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
Il P.T.P.C.T. è pubblicato annualmente con le Relazioni recanti i risultati delle attività svolte, prescritte dalla legge 190/2012.
_Allegato A - I reati corruttivi
_Allegato B - Registro dei Rischi
_Allegato C - All.1 elenco obblighi di pubblicazione 2020-2022
_Allegato A - I reati corruttivi
_Allegato B - Registro dei Rischi
_Allegato C - All.1 elenco obblighi di pubblicazione 2019-2021
_All.1 Obblighi di pubblicazione_PTPCT 2018 - 2020
_All.1 Obblighi di pubblicazione aggiornato al 31.01.2017
_Scheda adempimenti pubblicazioni
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Ai sensi della Legge 190/2012 e del D.Lgs. 33/2013 le Relazioni recanti i risultati dell'attività svolta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza sono pubblicati in questa sotto-sezione.
Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza
Dal 12 dicembre 2014 l’incarico è ricoperto da: Ennio Erio Bevilacqua Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, Privacy, Affari Societari, Affari Istituzionali.
Tel. 02/67971796
e-mail:
ennio.bevilacqua@ilspa.it
trasparenza@pec.ilspa.it
Segnalazioni di illecito – Whistleblower
La recente normativa in materia di prevenzione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione (legge 6 novembre 2012, n. 190 e succ. mod. e int.) ha introdotto un nuovo strumento per facilitare la segnalazione di comportamenti che possono costituire illeciti, in particolare di natura corruttiva, stabilendo che chi,in buona fede, denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei conti o all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), o riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non puo' essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia. Tale strumento è previsto dall’art. 54 bis del d.lgs. 165/2001, introdotto appunto dalla legge n. 190/2012 e successivamente modificato dal d. l. 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, che titola “Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” (whistleblower) e da ultimo modificato in legge n.179 del 30 novembre 2017 "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato". La presente disciplina costituisce parte integrante del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC) di Infrastrutture Lombarde S.p.A. nonché del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/01 della Società.
Infine, va considerato che ai fini delle segnalazioni il dipendente prenderà in considerazione, non solo quelle situazioni che configurano reati di corruzione (art. 318, 319 e 319 ter, 319 quater del Codice Penale), ma anche quelle in cui, nel corso dell'attività amministrativa, si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati (come precisatodalla Circolare 1/2013 emanata dal Dipartimento della Funzione pubblica).
Atti di accertamento delle violazioni
Ad oggi, in seguito agli accertamenti svolti, non risultano violazioni delle disposizioni di cui al D.L.gs. n. 39/2013.